I protagonisti del progetto

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  Il professionista

  Antonio Mecca

  Per me il comfort è dare benessere a livello umano e mentale

  Ho deciso di prendere parte all’iniziativa Comfort Challenge 2.♥ perché penso che Ariston abbia fatto qualcosa di importante, ossia far sentire la propria vicinanza alle piccole realtà che rappresentano il territorio. Io e i miei colleghi non potevamo essere da meno: volevamo contribuire al progetto con il nostro impegno e soprattutto volevamo portare un comfort maggiore alle persone che vivono questa parrocchia. I vecchi impianti erano privi di manutenzione: grazie all'installazione di Alteas One Net è stato possibile donare un nuovo comfort alla struttura, nonché la possibilità di connettere il prodotto al cellulare in modo da modificare la temperatura anche a distanza, e in qualsiasi momento.

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  Il responsabile

  Don Giovanni Conte

  Per me il comfort è mettere il cuore nel cuore

  Comfort per me è avere la serenità di guardare gli occhi dell'altro. Se fa freddo ho difficoltà a guardarti negli occhi. E l'affetto indica calore, relazione. Questo è quello che io cerco di trasmettere a chi utilizza questo spazio. Non è solo il calore "materiale", è la relazione. La parrocchia ha un salone, che viene utilizzato per tante attività formative e ludiche. Organizziamo veramente di tutto. Per esempio, l'altro giorno hanno fatto una festicciola per la promessa di matrimonio di due giovani, una settimana fa un compleanno. Il comfort che ci ha dato Ariston è quello dell’autonomia personale, perché naturalmente ogni attività che organizziamo prevede una diversa temperatura e, finalmente, adesso riusciamo a gestirla con rapidità e anche a distanza.

• Organizzatrice dei corsi di Zumba e Pilates

  CARMELA

  Per me il comfort è benessere puro

  In canonica organizziamo corsi di Zumba e Pilates. Quest'anno abbiamo anche fatto il corso per i bambini: ballavano, giocavano e seguivano anche il corso d'inglese. Poi ci sono le signore che fanno ginnastica dolce. I gruppi variano da 10 a 80 persone. I bambini sono circa una ventina, e sono di tutte le età: dall'ultimo anno di asilo, fino alla prima media. Tutti si lamentavano del freddo e del fatto che la caldaia desse problemi. L'anno scorso i termosifoni non partivano e poi a terra c'era sempre acqua: per noi che usiamo i materassini non era il massimo, perché erano sempre bagnati. Ora finalmente possiamo svolgere le nostre attività all’asciutto!

   

• Giovane parrocchiano

  ROBERTO

  Per me il comfort è stare bene con il corpo e con la mente... però soprattutto con il corpo

  Vengo in canonica spesso! Ci sono alcune settimane in cui vengo ogni giorno e dò una mano quando serve. La struttura è molto ampia, quindi serve tanto tempo a riscaldarla tutta. Grazie alla nuova caldaia, che può essere regolata a distanza, la situazione migliorerà sicuramente: se devo arrivare io con i miei amici, il Don può accenderci il riscaldamento dal cellulare, così da farcela trovare calda una volta che arriviamo.