Architettura sostenibile: un mondo da esplorare
L'EPBD (Energy Performance of Building Directive) emanato dalla Comunità Europea contiene una serie di direttive volte a regolare la riduzione dei consumi energetici nel campo dell'edilizia. In quest'ottica, entro il 2023 la costruzione di tutti gli edifici o la ristrutturazione di edifici già esistenti dovranno rispettare, senza margine di errore, tutti i requisiti di prestazione energetica sia negli impianti che nella struttura. Questo è quanto si pone l'architettura sostenibile che punta al futuro, progettando edifici che siano energicamente efficienti e che abbiano il minor impatto ambientale possibile, rivestendo anche connotazioni sociali di rilevante importanza.
Il consumo energetico nella bioarchitettura
Al giorno d'oggi, vi sono diverse tecnologie in grado di realizzare materiali altamente innovativi che siano parte integrante di un progetto che, sin dall'inizio, ingloba l'obiettivo di utilizzare le risorse naturali e tiene conto di un migliore sfruttamento degli spazi che devono essere ben pensati e meglio distribuiti. Un esempio, a tal proposito, è l'orientamento dell'edificio che, nella green building o bioarchitettura, assume un ruolo determinante e, se scelto nella giusta maniera, comporta notevoli vantaggi: più ore di luce per sfruttare meglio l'illuminazione naturale, regalare un maggiore comfort all'abitazione che ricava calore dalla luce del sole, assicurare un notevole risparmio in termini di consumo energetico.
Il consumo energetico nella progettazione di un edificio che punta a essere un esempio di ecosostenibilità, viene tenuto in considerazione anche nella fase di studio delle strutture esterne e degli infissi. Una casa realizzata in base a questo concetto sarà costituita, esternamente, da un involucro isolante che avrà la funzione di meglio favorire lo scambio termico tra l'esterno e gli ambienti interni e sarà dotata di infissi a tenuta ermetica che sono in grado di misurare le dispersioni di calore e di favorire una corretta ventilazione naturale che permette, assicurando vantaggi per la qualità della vita e per la salute, di respirare aria buona.
In questo contesto, nella fase di elaborazione, i progettisti o gli architetti che ormai devono avere un approccio green, studiano anche il metodo per ottenere una riduzione del consumo energetico consigliando gli impianti di riscaldamento più indicati: soluzioni ecosostenibili come pannelli solari o sistemi di energie rinnovabili che assicurino una maggiore qualità della vita sia dal punto di vista della salute sia da un punto di vista meramente economico, assicurando un drastico taglio sulle spese.
Della cultura green sopra citata, diffusa in moltissimi paesi e fortunatamente anche in Italia, fanno parte i pannelli solari termici che sfruttano l'energia del sole per la produzione di acqua calda sanitaria e di riscaldamento.
La soluzione ecosostenibile della domotica
Assecondando i bisogni di gestione ecosostenibile, è necessario progettare abitazioni che siano in linea con un settore molto specifico della tecnologia e che riescano a dare una trasformazione tangibile alla qualità della vita. Stiamo parlando della domotica: una soluzione che oltre a migliorare la qualità della vita e ad assicurare un elevato livello di comfort, si allinea con le altre soluzioni sostenibili e consente notevoli risparmi sui consumi. Infatti, oltre a quello che l'immaginario collettivo suggerisce su questa tecnologia che permette di abbassare e alzare, ad esempio, le tapparelle, stando comodamente seduti sul divano, la domotica assicura la possibilità di gestire anche l'impianto di riscaldamento o l'impianto elettrico, garantendo un notevole risparmio su più livelli.
I principi di questa architettura non riguardano la singola abitazione o il singolo edificio, ma si estendono a tutta l'area urbana della città, e riescono a ottenere un impatto importante anche sul sistema sociale. Questo nuovo approccio, infatti, implica un processo di sviluppo urbano in cui il rapporto tra l'ambiente e il design diventa imprescindibile per costruire un contesto architettonico che, con i suoi elementi, assicuri un efficace livello di ecosostenibilità.
I materiali della bioarchitettura
In questo quadro, per realizzare un progetto ecosostenibile, si impone anche la necessità di una diversa scelta dei materiali: si deve costruire con materiali di recupero, riciclabili, che possono essere facilmente smaltiti e che quindi interrompano il flusso di inquinamento, flagello che mette in ginocchio il pianeta. Al contrario degli edifici fino ad oggi realizzati, la bioarchitettura propone e impone che i nuovi edifici siano costruiti con elementi e materiali facilmente scomponibili, senza ricorrere a materiali chimici per incollarne più strati perché, dopo un'eventuale demolizione, questi ostacolano la buona riuscita del loro riciclo. Oltre alla scelta di materiali riciclati e riciclabili, l'architettura sostenibile si basa anche su altre scelte da fare che ne determinano la totale compatibilità con il progetto green. In linea con la scelta ecologica. si prediligono materiali che siano prodotti in aziende vicine al cantiere in modo da ridurre al massimo i costi e l'inquinamento provocato inevitabilmente dai trasporti; si scelgono materiali che possano essere lavorati sfruttando al minimo l'energia; si studiano le lavorazioni meno inquinanti, cercando anche di ridurre i tempi di lavoro in cantiere.
L'architettura sostenibile è una vera e propria catena, dunque, che non ha solo un impatto positivo a lungo termine sulla qualità della vita, sulla nostra salute e sulla salvaguardia del pianeta, ma impegna architetti, progettisti, maestranze e cittadini in una continua ricerca del rispetto ambientale che si traduce in una cultura consapevole di guadagno non solo sul piano economico ma anche sul piano globale.
L'uso di risorse non rinnovabili, in base alle quali già la fase embrionale del progetto parte, l'uso di materiali non nocivi, la giusta gestione degli spazi, l'impiego di risorse rinnovabili come fonti di energia e riscaldamento, assicurano un migliore e più cosciente rapporto tra l'uomo e l'ambiente, nell'ottica di una salvaguardia ambientale che si impone sempre più necessaria e imprescindibile per una qualità della vita che assicuri salute e benessere.