Inverter Fotovoltaico: cos’è e perché è importante
L’inverter fotovoltaico è un componente essenziale dell’impianto per la produzione di energia elettrica green, infatti permette di trasformare l’elettricità generata attraverso i pannelli e renderla fruibile al consumo domestico. Senza questo elemento sarebbe impossibile utilizzare l’elettricità autoprodotta in casa, in quanto in ambito residenziale tutti i dispositivi funzionano con la corrente alternata, mentre l’impianto fotovoltaico produce elettricità in corrente continua.
L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha portato alla produzione di inverter per fotovoltaico sempre più sofisticati e innovativi, con modelli dotati di funzionalità smart in grado di aumentare l’efficienza energetica del sistema. La scelta di questo dispositivo è fondamentale per garantire prestazioni ottimali dell’impianto fotovoltaico, per questo motivo è necessario il supporto di professionisti esperti per la progettazione del sistema, dalla selezione dei collettori più adatti all’individuazione dell’inverter giusto in base alle specifiche tecniche e operative del sistema.
Come funziona un inverter fotovoltaico?
L’inverter per pannelli fotovoltaici è un apparecchio elettrico inserito all’interno di un apposito involucro di protezione, composto da una serie di circuiti ed elementi in base alla tecnologia e al modello. La funzione principale è la conversione della corrente continua (DC) prodotta tramite i moduli fotovoltaici in corrente alternata (AC), compatibile con l’utilizzo in loco e la cessione alla rete pubblica.
In casa, infatti, l’impianto elettrico è configurato per il funzionamento con l’elettricità in corrente alternata, in particolare a 230 volt e 50 Hz.
I pannelli fotovoltaici, invece, generano elettricità in corrente continua, quindi è necessario questo passaggio per rendere l’energia elettrica adatta al consumo sul posto e all’immissione nell’infrastruttura locale.
Ovviamente questa non è l’unica funzione dell’inverter fotovoltaico, poiché contribuisce anche al rendimento energetico dell’impianto e aiuta a ottimizzare i consumi. Inoltre, questo dispositivo svolge un ruolo importante nella protezione del sistema, tutelandolo contro cortocircuiti, sovratensioni e sovraccarichi.
Che cos’è l’inverter con accumulo?
Nei sistemi fotovoltaici più semplici gli elementi principali sono i moduli solari e l’inverter, in questo modo è possibile produrre energia elettrica sfruttando questa fonte gratuita, pulita e rinnovabile, utilizzando l’elettricità per alimentare in modo ecologico dispositivi, elettrodomestici e impianti a corrente come la pompa di calore. L’inverter con accumulo rappresenta una soluzione più completa, in quanto oltre a questi componenti è presente anche un parco batterie, attraverso il quale è possibile immagazzinare l’energia elettrica non immediatamente consumata.
In questo caso l’accumulo può essere posizionato tra i pannelli fotovoltaici e l’inverter oppure dopo quest’ultimo componente, a seconda della configurazione dell’impianto, nel rispetto delle norme previste dal GSE (Gestore Servizi Energetici) per i sistemi collegati alla rete pubblica esterna. Negli impianti fotovoltaici con accumulo l’inverter è ancora più importante, poiché garantisce una gestione ottimale dell’elettricità per il consumo in loco e quella per la ricarica delle batterie, con dispositivi più o meno evoluti che semplificano e migliorano questo tipo di processo.
Come scegliere e quanto costa un inverter fotovoltaico
Premesso che l’impianto fotovoltaico deve essere progettato da professionisti specializzati, in base a una serie di aspetti come la zona abitativa, il proprio fabbisogno energetico e il rendimento che si vuole ottenere, esistono alcune caratteristiche tecniche che vengono considerate nella scelta dell’inverter. Una di queste è la potenza del componente, ad esempio optando in genere per un inverter fotovoltaico da 1 a 5 kW in ambio residenziale, oppure da 6 a 20 kW nel settore aziendale e commerciale, ad ogni modo sempre tenendo conto del dimensionamento del sistema.
Il prezzo è legato a vari fattori, dalla potenza fino alle funzionalità, tuttavia il costo medio di un inverter fotovoltaico da 3 kW, ovvero di un modello standard per gli impianti domestici, si aggira sui 1.500 euro circa. La spesa prevede sia l’acquisto del componente, disponibile presso i rivenditori intorno a 800-1.000 euro, sia le tariffe medie per la manodopera sui 4-500 euro circa. Questo costo può essere ammortizzato nel tempo, infatti la garanzia minima offerta sull’inverter è di 5 anni, tuttavia arriva spesso fino a 10 anni.
Quali sono i vantaggi dell’inverter fotovoltaico?
Installare un inverter fotovoltaico moderno, ad esempio in un impianto con già 10 anni di funzionamento alle spalle, garantisce diversi vantaggi. Innanzitutto, un dispositivo avanzato di alta qualità assicura una maggiore efficienza energetica dell’impianto, per migliorare il rendimento del sistema fotovoltaico e ottenere prestazioni superiori nella conversione dell’energia elettrica da continua ad alternata. Inoltre, i dispositivi più evoluti consentono di monitorare in modo smart l’impianto, ad esempio controllando consumi energetici e rendimento attraverso un’app per smartphone.
Le applicazioni più sofisticate permettono di avere sempre sotto controllo l’impianto fotovoltaico, con informazioni dettagliate sulla produzione di elettricità, il livello di efficienza e il consumo. In alcuni casi questi dispositivi si possono integrare con i sistemi di domotica residenziale per la smart home, affinché l’inverter comunichi con gli apparecchi in casa per favorire un utilizzo intelligente dell’energia elettrica. Da non sottovalutare è la sicurezza contro guasti e malfunzionamenti, con la possibilità di ricevere notifiche e avvisi tramite app in caso di anomalie, oppure consentire ai tecnici il monitoraggio dell’impianto da remoto.
Sostituzione, manutenzione e riparazione dell’inverter fotovoltaico
Per garantire un corretto funzionamento dell’inverter fotovoltaico questo elemento viene sempre posizionato in luoghi riparati, sufficientemente ventilati e abbastanza freschi. Di norma, i tecnici scelgono zone in cui la temperatura rimane piuttosto costante nel corso dei 12 mesi, infatti le condizioni ideali richiedono un range termico compreso tra 5 e 40°C, quindi né troppo freddo né eccessivamente caldo. I controlli da effettuare sono legati agli interventi di manutenzione ordinaria, con una verifica periodica dell’impianto e di tutti i componenti come l’inverter.
Al termine della garanzia, in genere 10 anni, viene eseguita una revisione per valutare la necessità di sostituire il dispositivo, sia per esigenze tecniche dovute all’usura e al deterioramento dell’elemento, sia per ottenere dei vantaggi in termini operativi, qualora dovessero essere disponibili prodotti più innovativi ed efficienti. Negli impianti collegati alla rete elettrica pubblica la sostituzione dell’inverter deve essere comunicata al GSE, inviando una segnalazione online tramite il portale ufficiale del Gestore dei Servizi Energetici.