Come svuotare lo scaldabagno
Per il corretto riscaldamento della casa e per l'erogazione regolare di acqua calda sanitaria, la manutenzione dello scaldabagno è fondamentale. Regolarmente ripetuta rispettando una cadenza ben precisa, la manutenzione evita la corsa ai ripari quando ormai è troppo tardi ed è necessario intervenire con il supporto di un tecnico specializzato che potrebbe proporre e consigliare una riparazione o, nella peggiore delle ipotesi, una sostituzione con uno scaldabagno nuovo.
Pertanto, in un'ottica di risparmio termico sui consumi, è bene individuare quali sono gli interventi di manutenzione ordinaria da fare per mantenere lo scaldabagno in perfetta salute, affinché la sua efficienza sia sempre garantita insieme al comfort e affinché possa durare molto di più nel tempo e riscaldare l'acqua senza nessun problema.
Cosa fare per svuotare lo scaldabagno
Svuotare lo scaldabagno è la prima cosa da fare se si vuole intervenire per pulirlo e liberarlo dai depositi minerali che potrebbero, a lungo andare, danneggiarlo ed è necessario procedere al suo svuotamento se si vuole sostituire la guarnizione della resistenza.
Per procedere a questa operazione, se avete deciso di improvvisarvi idraulici e avete le nozioni adatte per svolgere un lavoro in sicurezza, avrete bisogno di un tubo flessibile da giardiniere, di un secchio che contenga parecchi litri per il drenaggio e di un paio di guanti.
Prima di spiegarvi come svuotare lo scaldabagno, ricordatevi che ci sono piccole differenze tra un gli scaldabagni a gas e quelli elettrici.
Prima di procedere allo svuotamento, dovete spegnere l'alimentazione dello scaldabagno. Se il vostro elettrodomestico è elettrico, la prima cosa da fare è individuare la scatola del pannello elettrico o dei fusibili; lo scaldabagno a gas, invece, sarà dotato di un termostato.
La scatola del pannello è abbastanza piccola ed è generalmente posto su una parete; può trovarsi in cantina o sulla parete esterna della casa. Se lo scaldabagno è a gas, il termostato si troverà all'esterno della caldaia e sarà facilmente riconoscibile perché, in genere, è una semplice manopola rossa con tre posizioni (spia pilota, acceso e spento).
Scollegate immediatamente il circuito o il fusibile che permette all'energia elettrica di alimentare lo scaldabagno; se l'impianto è a gas, posizionate la manopola sull'indicazione "spia pilota". Questa è un'operazione che potrebbe scollegare l'intera abitazione con l'energia elettrica mettendo temporaneamente fuori uso anche tutti gli altri elettrodomestici.
Nel caso in cui non ci siano interruttori, ma fusibili, che riconoscete se aprendo il pannello elettrico, individuerete subito un tubo con delle estremità in metallo o un oggetto rotondo coperto da un vetro, dovrete svitare e rimuovere il fusibile. Se non siete sicuri di staccare proprio il fusibile che alimenta lo scaldabagno, sarà meglio individuare la scatola quadrata che si trova sulla parte superiore del pannello e tirate la maniglia: in questo caso, ricordatevi che staccherete completamente l'elettricità.
Il passo successivo da fare è chiudere la valvola dell'acqua fredda: non dovrete far altro che ruotarla in senso orario. Facilmente individuabile, si trova sul tubo che conduce l'acqua nel serbatoio.
Per evitare che si formi il vuoto nell'impianto, aprite il rubinetto del lavandino o della doccia, relativo all'acqua calda.
Dotatevi di un tubo da giardino, avvitatelo al rubinetto di scarico che si trova sotto lo scaldabagno e fatelo cadere in un secchio capiente. Anche in questo caso, non avrete alcuna difficoltà a individuarlo perché è fatto proprio come se fosse un normale rubinetto. Fate molta attenzione perché l'acqua che fuoriesce dallo scaldabagno è bollente e potreste scottarvi. Nel caso in cui non disponeste di un tubo da giardino, potrete sistemare il secchio subito sotto il rubinetto, ma prestate molta attenzione al calore dell'acqua. Per evitare qualsiasi pericolo e lavorare in completa sicurezza, potete aspettare che l'acqua si raffreddi e, in questo caso, potete conservarla in doversi contenitori per riutilizzarla per altri scopi.
Aprite molto lentamente la valvola di scarico della pressione per far uscire l'acqua calda; per la vostra sicurezza, se l'acqua è calda, il suo flusso dovrà essere molto flebile anche per evitare che i sedimenti che naturalmente si sono formati con il tempo, si accumulino nel tubo, rallentando l'uscita dell'acqua. Continuate a svuotare la caldaia fino a quando l'acqua risulta limpida. Se una volta svuotata completamente la caldaia, al suo interno rimangono alcuni sedimenti di calcare e volete farli uscire, potete aprire la valvola dell'acqua fredda chiusa in precedenza e rimettete in circolo altra acqua per un ulteriore risciacquo. Una volta riempito di nuovo il boiler, ripetete l'operazione per svuotarlo. Quando l'acqua che scorre risulta limpida, questa parte del lavoro è completata. La quantità di sedimenti che avrete registrato, vi indicherà ogni quanto è opportuno provvedere allo svuotamento dello scaldabagno. Se notate che la quantità di sedimenti accumulato è eccessiva, potete chiedere il vostro tecnico specializzato di fiducia l'installazione per tutta la casa un efficace sistema di filtrazione di qualità che funziona in virtù del buon rendimento dello scaldabagno. Una spesa aggiuntiva che, però, vi potrà garantire una resa migliore dello scaldabagno e che quindi risulterà essere un buon investimento a lungo termine.
Prima di staccare il tubo o di allontanare il secchio, chiudete il rubinetto di scarico e chiudete anche a valvola di rilascio della pressione precedentemente aperta. Chiudete il rubinetto aperto n uno dei lavandini di casa e riaprite la valvola di immissione dell'acqua fredda lasciate che il serbatoio si riempia. Aprite delicatamente la valvola di rilascio della pressione per eliminare l'eccesso d'aria quando il serbatoio si è riempito e la potenza della pressione è tornata normale. Una volta che l'aria compressa viene completamente rilasciata, richiudete la valvola. Chiudete lo scarico della caldaia e riempite un rubinetto dell'acqua calda per scaricare l'aria. Solo quando il flusso torna costante, potete ricollegare lo scaldabagno alla corrente elettrica. Richiudete il rubinetto aperto e aspettate circa 30 minuti. Trascorso questo tempo, dovete controllare che il flusso di acqua cada sia regolare sia nella pressione, sia nella temperatura. Ricordatevi che potrete rimettere in funzione l'impianto solo quando o scaldabagno si sarà riempito completamente perché se doveste accenderlo quando ancora è vuoto, potreste danneggiare irrimediabilmente l'elemento riscaldante.
Quando è necessario svuotare lo scaldabagno?
Per evitare manutenzioni straordinarie o problemi e garantire sempre il giusto funzionamento, bisogna procedere a questa pulizia dello scaldabagno una volta all'anno; ma se ci riuscite, potreste anche dedicarvi a questa operazione una volta ogni 6 mesi per assicurarvi un consumo equo.
Intervenire spesso nello svuotamento della caldaia eviterà alla valvola di incrostarsi: in questo caso, infatti, a causa delle incrostazioni, aprirla risulterebbe difficile, e forzarla potrebbe significare romperla. In questo caso, il problema è importante e non è possibile non avvalersi dell'intervento di un idraulico specializzato.