I sistemi di accumulo fotovoltaico convengono?
Negli ultimi anni hanno trovato sempre maggiore diffusione tecnologie in grado di immagazzinare l'energia autoprodotta attraverso il fotovoltaico in modo sicuro, garantendo per un certo tempo delle riserve di energia elettrica. Si tratta dei sistemi di accumulo fotovoltaico, che consistono nel collegare agli impianti fotovoltaici una struttura di batterie per l'accumulo. Tuttavia ci si chiede se investire negli accumulatori fotovoltaici sia sempre sinonimo di convenienza, allora proviamo a dare una risposta nelle righe successive.
Iniziamo a illustrare i vantaggi di questo sistema. Prima di tutto, si evitano gli sprechi, poiché tutta la produzione di energia da fotovoltaico viene sfruttata, da cui conseguono massimi rendimenti e un risparmio economico in bolletta. Questa soluzione, inoltre, comporta l'indipendenza energetica, dal momento che in ogni momento si hanno a disposizione delle riserve di energia per soddisfare bisogni per la casa come l'illuminazione e garantire l'accensione degli elettrodomestici. Inoltre le batterie permettono l'ottimizzazione dei consumi in quanto consentono il funzionamento degli elettrodomestici senza andare a utilizzare la corrente elettrica.
Com'è noto, un impianto fotovoltaico ha la capacità di trasformare l'energia solare in energia elettrica e, pertanto, quest'operazione non può avvenire di notte. Può essere un'ottima idea quella di sfruttare l'energia prodotta in eccesso durante il giorno, immagazzinata e messa a disposizione quando effettivamente serve. In questo modo, si riducono gli impatti ambientali, si tagliano i costi della bolletta elettrica e cresce la percentuale di autoconsumo. Questo è particolarmente vero per un paese come l'Italia, notoriamente caratterizzato da prezzi molto alti dell'elettricità.
Per valutare la convenienza dei sistemi di accumulo per il fotovoltaico non si può prescindere da un'analisi dei costi. È indubbio che questi sistemi siano più costosi rispetto a quelli normali (si parla di un costo doppio), però va detto che sono assistiti da incentivi, i quali permettono di recuperare le spese sostenute nel giro di circa dieci anni. Un sistema caratterizzato da un livello di potenza pari a 3 kW presenta un costo di circa 12000 euro. Va detto che si tratta di una tecnologia la cui efficienza energetica continua a migliorare nel tempo, pertanto è verosimile che i prezzi tenderanno a diminuire. Ovviamente arriva un momento, dopo alcuni anni, in cui si dovrà procedere a una sostituzione delle batterie, il che comporta l'emergere di ulteriori costi.
Per quanto sul mercato vi siano diverse soluzioni, le tipologie più richieste sono rappresentate dalle batterie a piombo-gel e dalle batterie al litio. Le prime presentano una durata inferiore (normalmente 5 anni) ma anche costi più alti, mentre le seconde durano mediamente il doppio ma i costi sono superiori. In generale gli impianti di accumulo convengono quando si hanno consumi non troppo bassi e quando ci sia sufficiente spazio sul tetto per installare pannelli. In mancanza di questi requisiti, gli indiscussi benefici derivanti dal sistema potrebbero non bilanciare i costi.
Un prodotto Ariston che sfrutta questi principi è Nuos Plus. L'integrazione di questo scaldacqua a pompa di calore con un sistema fotovoltaico permette di ridurre i costi dell'energia elettrica oltre il 95%. Un collegamento simile con un impianto fotovoltaico è possibile realizzarlo anche con il sistema a pompe di calore Nimbus.