Qual è il momento migliore per cambiare lo scaldabagno?
Cambiare lo scaldabagno o la caldaia è un intervento necessario quando le spese di manutenzione, a fronte di un ridotto rendimento, cominciano a diventare troppe e troppo frequenti. Grazie all'Ecobonus che garantisce incentivi fiscali importanti per gli interventi di riqualificazione energetica, provvedere alla sostituzione dei vecchi e obsoleti impianti di riscaldamento si traduce in un vantaggioso investimento che garantisce un notevole risparmio, sia energetico, sia economico.
Nel caso dello scaldabagno, parliamo di un elettrodomestico che assicura la fornitura costante e controllata di acqua calda sanitaria in casa.
Può succedere che lo scaldabagno, soprattutto nel caso di un modello elettrico, non funzioni correttamente a causa di un accumulo di calcare nella serpentina che è la principale responsabile del riscaldamento dell'acqua. Quando questo avviene, lo scaldabagno impiega moltissimo tempo prima di riuscire a produrre acqua calda sanitaria, cosa che, è superfluo dirlo, aumenta i consumi. A questo problema è possibile ovviare con una corretta pulizia da parte di un tecnico specializzato che venga interpellato per periodici interventi di manutenzione.
In realtà, il problema del calcare può inficiare il funzionamento anche di un impianto a gas e se la manutenzione ordinaria non è sufficiente a ripristinare un regolare funzionamento, è evidente che l'installazione di un nuovo scaldabagno si rende necessaria.
Il malfunzionamento dello scaldabagno potrebbe anche essere imputato a un problema tecnico che ne impedisce l'accensione e, in tal caso, se spegnere e riaccendere lo scaldabagno non fosse sufficiente a regolarizzare la fornitura di acqua calda sanitaria, si imporrebbe la sostituzione, anche per non incorrere in continue spese di manutenzione.
Il nuovo modello da installare deve appartenere a una classe energetica che garantisca una notevole riduzione della spesa energetica, come lo scaldabagno elettrico con pompa di calore che funziona attraverso il prelievo, grazie a un ciclo termodinamico, del calore che viene in seguito ceduto all'acqua calda sanitaria. In questo caso, il consumo di energia elettrica riguarda solo quella che serve al ventilatore che cattura l'aria e al compressore che permette la circolazione del fluido. La temperatura dell'acqua calda sanitaria garantita con le pompe di calore oscilla dai 55° ai 62°.
È evidente come il vantaggio ecologico sia immediato, ma l'installazione di questi nuovi prodotti garantisce anche un vantaggio economico in quanto i costi di gestione sono davvero ridotti.
Oltre a questi plus, è possibile affermare che le pompe di calore sono particolarmente vantaggiose in quanto possono essere abbinate a un impianto solare termico che permette una migliore e più efficace produzione di acqua calda. Oltre a questo abbinamento, la pompa di calore può essere collegata a una stufa o a un termo camino per assicurare anche il riscaldamento in inverno.
Oltre agli scaldabagni con pompa di calore, esistono anche scaldabagni a gas istantanei che garantiscono la produzione di acqua calda sanitaria immediata e scaldabagni ad accumulo che forniscono l'acqua calda accumulata in un serbatoio e, una volta esaurita la scorta, hanno bisogno di un certo tempo per riscaldare la stessa quantità di acqua.