Classe energetica: definizione e significato
La classe energetica di un elettrodomestico indica il suo grado di efficienza energetica. Nel 1992, l'Unione Europea ha messo a punto un sistema di etichettatura del consumo energetico. Si trattava essenzialmente di una scala di valutazione che suddivideva il consumo di elettricità in classi energetiche in base alla quantità di elettricità consumata.
L'attuale scala di classificazione energetica prevede sette categorie colorate dal verde al rosso ed etichettate come A, B, C, D, E, F e G. La classe A (verde) indica gli apparecchi che consumano la minor quantità di energia per funzionare, rendendoli i più efficienti dal punto di vista energetico. La classe G (rossa) indica gli apparecchi meno efficienti dal punto di vista energetico. I produttori devono fornire etichette di classe energetica per una serie di elettrodomestici, tra cui scaldabagni, caldaie, condizionatori d'aria, pompe di calore, frigoriferi, lavatrici, lampadine e altro ancora.
Le etichette di classe energetica indicano anche quale apparecchio è conforme agli standard di progettazione dell'UE. La nuova scala incoraggerà i produttori a realizzare prodotti elettrici più efficienti dal punto di vista energetico ed ecologici.
L'utilizzo di queste etichette di classe energetica consente di confrontare facilmente i prodotti e di scegliere quelli che consumano meno elettricità per il loro funzionamento, con conseguente riduzione dell'impronta di carbonio e risparmio economico grazie alla riduzione delle bollette. Attualmente, tutto ciò che ha un'etichetta di classe energetica da A a C offre un'efficienza energetica relativamente buona.