Quando è possibile lo scarico a parete della caldaia
In sostituzione alla vecchia caldaia, i nuovi sistemi di riscaldamento si stanno imponendo sul mercato con un vantaggioso tornaconto economico che vede un drastico abbassamento del totale sulle bollette e con una riduzione dell'inquinamento che è alla base di una cultura che mira alla salvaguardia ambientale.
La legge prevede che gli impianti termici siano collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio, anche nel caso di impianti singoli. L'installazione è regolamentata da una norma che stabilisce anche la quota precisa perché i prodotti della combustione salvaguardino quanto più possibile la salute delle persone.
Tuttavia, ci sono casi in cui è possibile ottenere una deroga, ad esempio nel caso in cui di provvedete ad effettuare la ristrutturazione di un impianto termico individuale già esistente, sito in uno stabile di più famiglie. Qualora, nella versione iniziale, l'impianto non disponesse già di camino, canne fumarie o sistema di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell'edificio, funzionanti e idonei, o comunque adeguabili alla nuova applicazione di apparecchi a condensazione, il tecnico potrebbe provvedere a dichiarare questa condizione. Soddifando tali condizioni, come previsto dal DLgs 102/14 sarà possibile beneficiare della deroga che a quel punto consentirebbe di poter configurare lo scarico a parete, previa installazione di una caldaia a condensazione.
Un altro caso che permette di beneficiare delle deroghe per lo scarico a parete previste dal DLgs 102/14 si verifica se la sostituzione riguarda una caldaia che già in precedenza prevedeva lo scarico a parete, questo può essere mantenuto. Anche per chi deve installare la caldaia in edifici storici o vincolati dalle norme di tutela, è possibile e molto probabile ottenere una deroga.
Anche l'installazione di uno o più generatori ibridi compatti composti da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore, permette di richiedere e di ottenere la deroga alla normativa, pervia presentazione di una specifica certificazione del prodotto.
Anche nel caso di generatori obsoleti che devono essere sostituiti e che erano collegati ad una canna fumaria collettiva ramificata condominiale, lo scarico a parete è possibile.
In questo caso, la normativa consente all'inquilino di procedere con l'installazione di uno scarico a parete e la sostituzione del generatore con una caldaia a tenuta stagna dalle prestazioni alte. Tutto quanto finora descritto è legiferato nel DLgs 102/14 e deve prevedere comunque il rispetto dei requisiti normative previsti alla norma UNI 7129 per impianti con potenza inferiore ai 35 kW. Inoltre è sempre necessario considerare le eventuali restrizioni presenti nei regolamenti comunali e dai condomini, qualora si stesse operando in stabili plurifamiliari.