Seconda casa, cosa fare in caso di assenza prolungata
Sono diverse le famiglie che hanno un'abitazione al mare utilizzata esclusivamente nel periodo estivo o che possiedono una casa che viene sfruttata al massimo pochi giorni durante l'anno. Quando avete una seconda casa è necessario che prestiate particolare attenzione ad alcuni accorgimenti che impediscono il verificarsi di inconvenienti, come fughe di gas o allagamenti. In caso di assenza prolungata, è importate che facciate attenzione ad alcuni aspetti: vediamo insieme quali.
Partiamo dal frigorifero. Prima di tutto, bisogna evitare di comprare tanti nuovi prodotti a pochi giorni dalla partenza ma cercare di consumare il cibo già presente. Poi bisogna ricordarsi di staccare la corrente e svuotare il frigo per evitare la formazione di cattivi odori e muffe, molto dannose per la salute. Per le stesse ragioni, occorre sbrinare il congelatore. Altre accortezze riguardano le finestre e l'illuminazione: prima di assentarsi dalla seconda casa è necessario accertarsi di aver spento tutte le luci, aver abbassato le tapparelle e aver chiuso le finestre. Inoltre, non bisogna dimenticarsi di staccare il gas e l'acqua (accertandosi di aver chiuso per bene tutti i rubinetti), così come le spine degli altri elettrodomestici presenti in casa, ad esempio la lavatrice o il forno a microonde.
Spostiamo ora l'attenzione, invece, sul riscaldamento. Cerchiamo di comprendere se, anche in caso di assenza prolungata, si debba spegnere la caldaia oppure se convenga tenerla accesa, magari abbassando il livello del termostato. Prima di fare valutazioni sui consumi energetici, è fondamentale ragionare in termini di sicurezza: lasciare in funzione una caldaia a gas quando ci assentiamo per un tempo indeterminato comporta dei rischi che è meglio evitare di correre. Al netto del fatto che ogni caldaia presenta le sue caratteristiche, consultabili sul libretto di manutenzione oppure ottenibili dal tecnico installatore, tenere spento l'impianto di riscaldamento quando non ci sarà nessuno in casa per un certo tempo è senza dubbio la soluzione più prudente.
Da un punto di vista dei consumi, invece, che cosa è consigliato fare? Dipende dai casi. Quando ci si assenta per pochi giorni da casa, potrebbe essere più opportuno, in termini di convenienza, abbassare la temperatura del termostato invece di disattivare del tutto la caldaia. Tuttavia, in caso di assenza prolungata è conveniente spegnerla, considerando comunque che ci vorrà più tempo, poi, per alzare a sufficienza la temperatura della casa. È evidente che, se si tratta di un'abitazione condominiale, il fatto che siano presenti altri appartamenti abitati e riscaldati influirà sulla temperatura che troverete al vostro rientro, abbassando i consumi legati al riavvio del funzionamento del sistema di riscaldamento. Viceversa, per una casa isolata come può essere una casa in montagna, normalmente non abitata per buona parte dell'anno, potrebbe essere meglio non spegnere completamente l'impianto, anche per evitare la possibilità che si formi del ghiaccio all'interno della caldaia nei periodi più freddi, rischiando di danneggiare il sistema.
A certe condizioni potrebbe essere opportuno disdire il contratto della luce (e quello del gas) per la seconda casa. Occorrerà comunque valutare attentamente i costi di utenza e per il distacco della fornitura, prima di prendere la migliore decisione possibile.