Scarico dei fumi: la normativa vigente

Ariston Italia | Aggiornato il: 7 giugno 2024
La normativa vigente sullo scarico dei fumi

Uno degli aspetti principali legati alla sostituzione della caldaia o dello scaldabagno a gas riguarda il sistema di scarico dei fumi, infatti esistono specifiche leggi che bisogna rispettare per realizzare un impianto a norma. Si tratta innanzitutto di una questione di sicurezza, per garantire che le sostanze prodotte con la combustione vengano espulse correttamente all’esterno, evitando fuoriuscite all’interno dell’abitazione e qualsiasi rischio di incendi o esplosioni. 

Allo stesso tempo un tiraggio corretto della caldaia o dello scaldacqua assicura la massima efficienza dell’impianto, affinché il sistema possa offrire un rendimento ottimale, mantenendo bassi i consumi energetici e i livelli di inquinamento atmosferico. Per questo motivo  il montaggio e il collaudo vengono sempre effettuati da tecnici specializzati, per realizzare un lavoro a regola d’arte e in linea con le disposizioni di legge. Ecco cosa dice la normativa sullo scarico dei fumi degli impianti a gas.


La legge italiana sullo scarico dei fumi

In Italia la configurazione degli scarichi dei fumi deve essere realizzata secondo apposite norme. In particolare, i riferimenti principali sono la Legge n. 90 del 3 agosto 2013 e il DPR n. 412 del 26 agosto 1993, oltre al D. lgs. 102 del 2014 e alla norma UNI 7129 2015. In queste disposizioni sono indicati tutti i parametri da considerare da parte degli installatori, tenendo conto di una serie di caratteristiche dell’impianto e dell’edificio. 

Un punto importante interessa la sostituzione delle caldaie a tiraggio naturale installate prima del 31 agosto 2013, collegate per lo scarico a un sistema collettivo ramificato, ovvero il classico scarico condominiale condiviso. In questo caso, al momento della sostituzione dell’impianto è possibile scaricare a parete, purché il nuovo dispositivo per il riscaldamento sia una caldaia a condensazione ad alta efficienza. Questa eccezione è prevista anche per i sistemi ibridi, impianti costituiti da una caldaia a condensazione e una pompa di calore, i quali però devono rispettare specifici criteri.  

Naturalmente è necessario il parere tecnico di un professionista abilitato, il quale deve certificare l’impossibilità di collegare l’impianto allo scarico condominiale. Lo scarico a parete può avvenire anche se la vecchia caldaia aveva già questa configurazione, dunque non era allacciata alla canna fumaria condominiale, negli edifici storici o tutelati e in quelli in cui è tecnicamente impossibile scaricare a tetto tramite le tubature centralizzate del condominio. In tutti gli altri casi è obbligatorio prevedere lo scarico a tetto, allacciando l’impianto alla canna fumaria.


Normativa sullo scarico dei fumi: a chi spetta l’ultima parola?

Come abbiamo visto, esistono diversi riferimenti normativi sullo scarico degli impianti a gas, una situazione in cui non sempre è facile riuscire a destreggiarsi. Oltre alle norme citate, inoltre, possono essere presenti anche direttive edilizie locali, sia a livello comunale che regionale. In più bisogna considerare anche altri aspetti, come il tipo di combustibile delle caldaie collegate alla canna fumaria, le specifiche tecniche dell’impianto, la valutazione dell’installatore autorizzato ed eventuali restrizioni di tipo paesaggistico o storico.  

Insomma, definire lo scarico dei fumi di una caldaia è piuttosto complesso, sia per mantenere la configurazione preesistente sia per cambiare metodo di evacuazione. Anche per lo scarico a parete, infatti, è indispensabile seguire le indicazioni della norma UNI 7129/08, dove vengono chiarite in modo dettagliato tutte le restrizioni per la progettazione, l’installazione e il collaudo degli impianti a gas, in particolare in merito alle distanze minime della canna fumaria per lo scarico a parete dagli altri condomini. 

Per questo motivo è necessario rivolgersi sempre a un professionista qualificato, un esperto in grado di eseguire un sopralluogo tecnico e mostrare le possibilità a disposizione in base al tipo di impianto a gas da installare. Il parere tecnico è infatti fondamentale, in quanto può decretare la non idoneità di una soluzione e consentire un sistema di scarico diverso, definendo il posizionamento dello scarico anche in situazioni complesse. Ad ogni modo, per usufruire di una maggiore flessibilità nello scarico dei fumi è consigliabile acquistare una caldaia ad alta efficienza, possibilmente un modello a condensazione o a pompa di calore.