Come leggere l’etichetta del condizionatore
A seguito del protocollo di Kyoto, anche le etichette degli elettrodomestici si sono adeguate a quanto prescritto dalla normativa ErP per la riduzione delle emissioni di CO2 nell'aria.
Come tutti gli apparecchi per uso domestico, dal 2013, anche i condizionatori, con una potenza nominale minore o uguale a 12 kW, devono riportare per legge un'etichetta che ne indica con chiarezza le caratteristiche. Questo vale per tutti i modelli fissi e portatili, mono e multisplit. Saper leggere le indicazioni è importante per effettuare un acquisto ottimale per le proprie esigenze: non vi resta che continuare a leggere il nostro articolo per scoprire come si legge l'etichetta degli elettrodomestici.
Secondo gli standard europei le etichette energetiche sono divise in settori. Le classi energetiche di appartenenza degli elettrodomestici sono calcolate in base al rapporto tra consumi e prestazioni degli apparecchi in condizioni standard. Va precisato che ogni tipologia di elettrodomestico segue parametri diversi per l'assegnazione della classe energetica, quindi, mentre è possibile fare la comparazione tra apparecchi dello stesso genere, non lo è tra macchine diverse.
Vediamo nel dettaglio come si legge l'etichetta energetica del condizionatore per uso domestico.
Il primo settore in alto riporta le indicazioni che identificano il prodotto: marchio, nome e modello del condizionatore. A scendere, il secondo settore riporta un simbolo che indica se la macchina funziona solo in modalità raffreddamento (SEER), ad acqua o ad aria, o anche come pompa di calore (SCOP).
Il SEER è il valore di efficienza energetica stagionale in modalità raffreddamento, mentre lo SCOP indica il coefficiente di prestazione energetica stagionale in modalità riscaldamento.
Nel caso delle pompe di calore in funzione riscaldamento, vengono anche indicate le tre principali zone climatiche per il calcolo dei consumi medi dell'apparecchio.
Sotto ciascun simbolo, poi, vengono riportate le classi di efficienza energetica: dal livello A+++ che garantisce minori consumi di energia, alla G che comporta un maggiore dispendio elettrico.
Va detto che già dal 2017, secondo quanto dettato dalla normativa europea in materia di efficienza energetica per gli elettrodomestici, le classi più basse E, F e G, verranno progressivamente eliminate fino a sparire a partire dal primo gennaio 2019.
Nella seconda sezione, inoltre, può essere presente anche il simbolo “Ecolabel”, assegnato dall'Unione Europea agli elettrodomestici che hanno un ridotto impatto ambientale.
Segue il terzo settore. Questo riporta i dati del consumo in kWh del condizionatore nel periodo di un anno. Come già detto, si tratta di valori calcolati in situazioni standard, per cui vanno considerati come indicativi e non reali. Il consumo effettivo del climatizzatore, infatti, dipende anche dal clima e dall'utilizzo che se ne fa.
Infine, trovate indicata la potenza di raffreddamento, o riscaldamento, espressa in kW, calcolata sempre in condizioni ottimali.
Nella parte inferiore dell'etichetta viene segnalata la rumorosità delle unità del condizionatore. Entrambi i valori sono espressi in decibel e facilmente intuibili dai simboli utilizzati che fanno riferimento rispettivamente all'unità interna e a quella esterna.
Saper leggere bene l'etichetta dei sistemi di climatizzazione vi aiuta a effettuare un acquisto oculato, che garantisca la massima efficienza e un notevole risparmio sui costi in bolletta.
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